sabato 9 febbraio 2013

MARIO MONTI E LA MASSONERIA: UNA PERICOLOSA RELAZIONE PER L'ITALIA.

Nell'elenco dei 43 massoni italiani che abbiamo pubblicato qualche mese fa ( elenco consultabile qui: http://ilcorsivoquotidiano.net/2011/06/13/bildeberg/ )il nome di Mario Monti c'era.

Il nostro futuro premier, così ben voluto da tutti, è un massone. Ha preso parte alle riunioni segrete del gruppo Bildeberg numerose volte, fa parte della Commissione Trilaterale ( la più potente loggia massonica del mondo ) ed è membro della Golden Sachs, la più potente banca d'affari dell'intero pianeta, la grande burattinaia dell'intero mercato finanziario internazionale.

La massoneria gestisce l'intera speculazione finanziaria mondiale. La stessa speculazione che ha preso di mira l'Italia e che ci sta facendo sprofondare sempre di più nella recessione.

Mario Monti: salvatore della Patria o massone doppiogiochista? Avrà più a cuore il suo Paese o la sua loggia massonica? Due interessi pericolosamente contrastanti che confluiscono inquietantemente nella figura del nostro nuovo Capo del Governo.

Il Capo del Governo uscente, l'unico imputato per la crisi economica, in realtà non è il principale artefice della recessione italiana. Lui e le sue fastidiose leggi ad personam, le sue crociate contro quei comunisti dei magistrati e la sua eccessiva fiducia nell'incompetenza reiterata di Tremonti hanno sicuramente contribuito al disastro economico italiano, ma non possono essere le uniche ragioni.
( http://ilcorsivoquotidiano.files.wordpress.com/2011/11/massoneria-simbolo.gif )


La vera ragione della crisi è la massoneria mondiale. Una cricca di potenti, tanto ricchi da poter creare a piacimento crisi e risanamenti nei conti di una intera nazione. Sono loro che smuovono immense quantità di capitali, che mettono in moto ogni singolo meccanismo speculativo sul mercato finanziario. La morsa che hanno stretto su Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, ora sta soggiogando l'Italia.

Il fatto che uno di questi massoni si trovi ora alla guida dell'Italia è una situazione davvero molto pericolosa, perchè a loro interessa il crack finanziario del nostro Paese e ora vedremo il perchè.

ANALIZZIAMO IL PROBLEMA:

In questi giorni, ogni volta che il governo prendeva una spallata e iniziava a vacillare pericolosamente, il mercato dava fiducia all'Italia e lo Spread si assestava.
Di contro, ad ogni indizio che portava alla stabilità del Governo, specie in concomitanza con le dichiarazioni pubbliche di resistenza del Cavaliere, lo Spread volava. E' come se il mercato credesse nell'Italia ma non nel suo Governo.

E' proprio questa la situazione: la massoneria mondiale non gradiva più Silvio Berlusconi. L'ex premier, che ha goduto per tutti gli anni dei suoi mandati dell'appoggio delle logge, era diventato scomodo. Era un ostacolo per la "conquista" dell'Italia.

Ecco le tre motivazioni per le quali la massoneria voleva silurare Berlusconi e vuole il tracollo totale della finanza italiana:


PUNTO PRIMO: La politica energetica italiana da' molto fastidio ai confratelli anglo-ebraici-americani. Il cavaliere, per quanto criticabile su tutti i fronti, è però riuscito a instaurare rapporti commerciali energetici con Libia e Russia. 
Ucciso Gheddafi è rimasta soltanto la Russia di Putin, l'E.N.I. è in difficoltà, nessun accordo con il nuovo governo libico è stato ancora intavolato. Attualmente, il 30% dell'E.N.I. è in mano pubblica. 
Un altro 20% lo possiedono gli investitori anglo-ebraici-statunitensi che tirano le fila del mercato globale e che vogliono mettere le loro avide mani, grazie alla crisi economica creata ad arte, sulle decine di miliardi che una maggiore proprietà di E.N.I. significherebbe. Se l'Italia affonda, deve svendere le sue azioni. Se le svende, i grandi burattinai ci guadagnano.


PUNTO SECONDO: Con quasi 2500 tonnellate di oro, l'Italia possiede la terza maggiore riserva di oro al mondo, dopo Stati uniti e Germania. Il Fort Knox ( precisamente 2.451,80 tonnellate ) fa gola a molti. Mettere in ginocchio un Paese con le tasche così piene d'oro è il sogno di ogni potente speculatore.







PUNTO TERZO: L'Italia è un Paese con un importante patrimonio pubblico. Se l'Italia va male, lo deve per forza svendere. I capitali stranieri sono voraci in termine di patrimoni pubblici. Ogni volta che un Paese va male, o è scosso da un accadimento che lo ha fortemente indebolito, gli avvoltoi sono lì, sempre pronti per nutrirsi di disgrazie ( fonte: disinformazione.it )

FOCUS SUL PUNTO TERZO: In Italia una cosa simile è già accaduta nel 1992 e allora vinsero i massoni: a poche settimane dalla strage di Capaci ( il 23 Maggio 1992 ), esattamente il 2 Giugno 1992 sul Britannia, il panfilo della Regina Elisabetta II, si organizzò un vero e proprio complotto ai danni dell'Italia.

Georges Soros, Giulio Tremonti, il Direttore generale del Tesoro Mario Draghi, il Presidente dell'IRI Romano Prodi, il Presidente dell'ENEL Franco Bernabè, il Governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi e il Ministro Beniamino Andreatta, svendettero il patrimonio pubblico ai capitali stranieri come Goldman Sachs, Barings, Warburg e Morgan Stanley.

I nostri B.O.T. vennero immediatamente declassati dalle agenzie di rating mondiali ( indovinate un pò, tra l'altro, nelle mani di chi sono ) e lo speculatore ungaro-ebraico Georges Soros, cercò di impossessarsi di 10.000 miliardi di lire della Banca d'Italia, speculando sterlina contro lira.

Carlo Azeglio Ciampi, per "impedire", diciamo così, tale speculazione, bruciò le riserve di valuta straniera: 48 miliardi di dollari. Ciampi, per questi suoi servigi sarà premiato con la Presidenza della Repubblica.

Su Georges Soros indagarono le procure di Roma e Napoli, ma lo strapotere dei suoi amici massoni vinse ancora una volta e tutte le accuse caddero nel vuoto.

A seguito di questo attacco mirato alla lira, e della sua immediata svalutazione del 30% partì la più grande privatizzazione di Stato a prezzi stracciati ( ENEL, ENI, Telecom, ecc. ) per opera dei governi Amato ( 1992 - 1993 ) e Prodi ( 1996 - 1998 ). In quel caso la Massoneria si accontentò di una speculazione "mirata", un colpo all'Italia che sarebbe stato molto lucroso ma non letale per il Bel Paese. Ciò che mi preoccupa è che i loro ingordi stomaci rumina soldi, questa volta vogliano mangiare il più possibile, fino a spolpare tutta la carne, facendo affiorare dal sangue le ossa del povero scheletro italico.


SCOMODISSIME CONSIDERAZIONI FINALI: Il buon Mario Monti è completamente invischiato con questa gente, ne fa parte, è uno di loro. La sua presenza su panfili reali e negli hotel di super lusso - in cui avvengono le riunioni del Gruppo Bildenberg ( nel 2004 anche in Italia, a Stresa, sul Lago Maggiore ) - sono documentate e comprovate. Questi avidi porci bramosi di denaro che perseguono biecamente il loro benessere, il loro arricchirsi, il loro lucrare sulla povera gente.

Le loro macchinazioni, il loro prender di mira a turno un nuovo Paese dell'Unione, serve solo alle loro squallide speculazioni. I cosiddetti "Pigs", i maiali, sono semplice carne da macello, da triturare per generare dei guadagni.

Tutto ciò è possibile grazie alla moneta unica d'Europa. La nascita dell'Euro è stata la più grande speculazione massonica della storia.
I maiali sono così stati messi in un grande recinto, dal quale è meglio individuabile il più vulnerabile, colui che offrirà meno resistenza alla propria macellazione ( guarda caso, gli inglesi, gli europei più potenti nelle logge massoniche, non fanno parte della moneta unica. Il porcello inglese ingrassa fuori dal recinto ).

Conosciuti tutti questi retroscena, sei ancora convinto che Mario Monti farà soltanto il bene dell'Italia? Io ora ho tanta paura che voglia compiacere quei maiali dei suoi amici.


Pubblicato il 14 Novembre 2011 su http://ilcorsivoquotidiano.net


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