lunedì 4 febbraio 2013

Buonasera ITALIA,


prima di tutto Vi prego di scusarmi per questa interruzione.
Come molti di Voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, ka sicurezza di ciò che è famigliare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro.
Ma nello spirito della commemorazione, affiché gli eventi del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta, vengono celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 4 Febbraio, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un pò di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere.
Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perchè? Perchè, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non pederanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per raggiungere il significato, e per coloro che vorranno ascoltare, l'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che Vi costringono ad accondiscendere a ciò.
Com'è accaduto? Di chi è la colpa?
Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole... Non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché lo avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la Vostra ragione e a privarVi del Vostro buon senso. La paura si è impadronita di Voi, ed il caos mentale ha fatto sì che Vi rivolgeste al governo tecnico e a tutti i politici. Vi ho promesso ordine e pace in cambio del Vostro silenzio, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio.
Più di 400 anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 4 Febbraio. La Sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo Vi rimangono ignoti, Vi consiglio di far passare inosservato il 4 Febbraio. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, Vi chiedo di metterVi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 4 Febbraio che non verrà mai più dimenticato.
Tratto da: "V PER VENDETTA"

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